Il 2021 sembra proprio essere l’anno giusto per trasformare una soluzione tecnologica in business perché l’emergenza sanitaria ha messo in luce il ruolo fondamentale che possono giocare innovazione e tecnologia soprattutto in situazioni critiche, facendo la differenza. Inoltre, grazie al Decreto Rilancio, sono previsti nel nostro Paese una serie di nuove agevolazioni e contributi per imprese tech appena nate e categorizzate come startup innovative che sono un vero e proprio invito a lanciare la propria idea su un mercato maturo e preparato ad accoglierla, se di valore.
Indice
Investimenti agevolati per colmare il gap con l’Europa
Tra le agevolazioni e i contributi per imprese, una di quelle che avrà maggiore impatto sull’ecosistema delle startup innovative riguarda tutti coloro che vogliono investirci e ora possono farlo in modo ancora più vantaggioso
Il decreto attuativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2021, prevede infatti un regime fiscale agevolato per le persone fisiche che investono in una startup o in una PMI innovativa che si traduce in una detrazione d’imposta pari al 50% di quanto si colloca nel capitale sociale direttamente o tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio. C’è un tetto massimo di 100.000 euro per le startup e di 300.000 per le PMI ed essendo un’agevolazione concessa in regime di “aiuti de minimis”, la somma degli aiuti fruiti da un unico soggetto non deve superare la soglia dei 200.000 euro nell’arco di tre anni. L’obiettivo di tale misura è quello di colmare il divario esistente tra l’Italia e altri paesi UE nel venture capital rivolto alle imprese tech incentivandone la raccolta di capitale e potenziandone la capitalizzazione per favorirne la crescita.
Smart Money per favorire sinergie nell’ecosistema dell’innovazione
All’interno del corposo pacchetto di agevolazioni e contributi per imprese introdotto dal Decreto Rilancio sono previsti anche benefici per investitori stranieri intenzionati a trasferirsi in Italia per sostenere l’ecosistema delle PMI e delle startup innovative che potrà trarre importanti vantaggi grazie anche ai 10 milioni di euro destinati a finanziare l’iniziativa Smart Money. Questo intervento mira a favorire l’incontro tra acceleratori, incubatori, università e innovation hub con le startup a cui fornisce voucher per acquistare servizi qualificati erogati da questi enti statali o privati. Il soggetto gestore è Invitalia e due sono le condizioni per beneficiarne: il sostenimento da parte delle startup delle spese per la realizzazione di un piano di attività svolto in collaborazione con i suddetti attori dell’ecosistema dell’innovazione e il loro ingresso nel capitale di rischio delle start-up.
Smart & Start esteso e più vantaggioso per il Sud
Con il DL Rilancio la già esistente misura Smart&Start che aiuta le aziende durante le fasi iniziali e nella crescita finanziando progetti compresi tra i 100.000 euro e 1,5 milioni di euro, non solo viene potenziata con 100 milioni di euro ma anche ampliata. Gestita sempre da Invitalia questa iniziativa infatti è ora estesa anche alle imprese tech in fase di maturazione per facilitarne la patrimonializzazione ed evitare problemi di liquidità. Aumenta quindi il numero di aziende che potranno beneficiare di un finanziamento agevolato, senza interessi, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili che diventa il 90% se il team è tutto di donne e/o di under35, o con almeno un ricercatore al suo interno. Per le startup innovative con sede al Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) la restituzione è prevista in maniera parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo di finanziamento agevolato concesso per le spese del piano di impresa che, per essere ammesso, dovrà soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti
- avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo
- prevedere lo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
- rappresentare la valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata (spin off da ricerca).
Fondo per il Trasferimento Tecnologico per spingere ricerca e innovazione
Oltre ai 200 milioni di euro previsti per “Fondo di sostegno al venture capital” per sostenere nuovi investimenti da parte dei privati e delle aziende pubbliche, il Decreto Rilancio ne dedica altri 500 al nuovo Fondo per il Trasferimento Tecnologico. Tra tutte le agevolazioni e i contributi per imprese tech, l’istituzione di questo fondo può essere ritenuta la più importante per accelerare una politica economica e industriale basata sull’innovazione e sulla crescita delle startup. Gli interventi per il trasferimento tecnologico attuati dal MISE tramite l’Agenzia ENEA, sono rivolti a sostenere lo sviluppo di tecnologie strategiche per la competitività del paese attraverso l’investimento in startup o PMI innovative, spin off e spin out di università, centri e istituti di ricerca, parchi scientifici e tecnologici, con alto potenziale di crescita, non quotate e operanti su tutto il territorio nazionale. Tutti questi soggetti dovranno essere in via di costituzione o costituite da non più di 60 mesi, in fase di avvio dell’attività imprenditoriale e operanti in ambiti tecnologici di interesse strategico nazionale come quelli dell’healthcare, dell’information technology, della green economy e del deep tech che spesso prevedono l’uso di tecnologie quali l’additive manufacturing, la robotica, intelligenza artificiale.
Agevolazioni e contributi per imprese da non trascurare
Oltre a finanziamenti, contributi a fondo perduto e agevolazioni per gli investitori, per le startup tech ci sono ulteriori vantaggi sempre previsti nel Decreto Rilancio che riguardano maggiormente gli aspetti operativi e che possono nascondere la chiave di svolta per chi desidera lanciare la propria soluzione tecnologica sul mercato. I punti fondamentali su cui soffermarsi sono:
- Regole per la ricerca “extra-muros”: anche se commissionata ad una startup innovativa può beneficiare dei vantaggi prima riservati a università e istituti di ricerca come ad esempio l’agevolazione calcolata sul 150% della spesa sostenuta.
- Registro delle startup innovative: è possibile prorogare la propria permanenza per 12 mesi oltre ai 5 anni prestabiliti, continuando a godere dei benefici previsti tra cui una riserva di 200 milioni di Euro del Fondo di garanzia ad esse dedicate.
- Investor Visa for Italy: sono state dimezzate le soglie minime di questo visto speciale per l’attrazione di investimenti, di durata biennale, che prevede una procedura di rilascio digitale, semplice e veloce ed è rivolto ai cittadini non UE che intendono investire in asset strategici per lo sviluppo e la competitività del Sistema Italia.
- First Playable Fund: è stato istituito un fondo da 4 milioni di euro totalmente a sostegno del mondo dell’intrattenimento digitale e dei videogame tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ammissibili, per un importo compreso da 10.000 euro a 200.000 euro per singolo prototipo.