Se stai pensando di lanciare una startup, devi conoscere il panorama in cui vuoi muoverti, capire dove vuoi arrivare e quindi definire il tuo raggio d’azione. Solo così potrai pensare in grande. Ricorda però che gli elementi imprescindibili per il lancio sono essenzialmente due: la tecnologia che proponi e la squadra con cui vuoi fare il cammino. Affinché il tuo modello di business funzioni, sia scalabile, ripetibile – e quindi offra una soluzione – il tuo team deve comporsi di persone fidate, competenti, motivate. Solo così la tua idea può diventare grande e superare qualsiasi confine. Perché sì, sicuramente quando hai pensato di lanciare la tua startup ti sarà venuta in mente la Silicon Valley. È da lì che vengono moltissime invenzioni che hanno rivoluzionato le nostre vite. E la prossima potrebbe essere la tua.
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Tra Italia e Silicon Valley
Lanciare una startup e farla arrivare oltreoceano non è sicuramente immediato. Di sicuro, però, la Silicon Valley è ancora il migliore ecosistema al mondo per vari motivi. Il primo in assoluto è il fatto che lì si trovano – e si muovono – più fondi rispetto a ogni altra parte del mondo. Il suo primato oltre che per il funding, è anche sicuramente per la performance: nonostante l’aumento dei prezzi degli immobili e l’aumento dei controlli, la Silicon Valley rimane così un luogo vivace per le startup soprattutto nella fase di accelerazione. Difatti, per i passi successivi e quindi in termini di sbocco sul mercato non primeggia rispetto ad altri ecosistemi come ad esempio New York, Los Angeles o Londra, come fa notare un report di Compass.
L’innovazione della baia, però, è difficilmente battibile. Sette dei 10 principali investitori in materia di intelligenza artificiale del mondo hanno sede proprio nella Silicon Valley (basti pensare che Microsoft ha investito oltre 1 miliardo di dollari in Open AI). Secondo un report 2020 di Startup Genome, gli investimenti che avvengono in una fase preliminare toccano i 18 miliardi di dollari, mentre il totale complessivo del valore dell’ecosistema raggiunge 677 miliardi. Giusto per fare qualche altro esempio di come si muovono le cose lì: Databricks ha raccolto oltre 650 milioni di dollari in due round di finanziamento nel 2019 e Snowflake Computing ha raccolto 478 milioni in un round di serie G nel marzo 2020. Ma anche le società fintech globali stanno crescendo nella regione, il caso JP Morgan o la storia di Stripe ne sono la testimonianza.
Ecco, sicuramente l’hype e i fondi americani non sono paragonabili alla nostra situazione, o a quella europea in generale che pure, rispetto agli ultimi anni, si sta facendo sempre più dinamica. Secondo l’ultimo 360Entrepreneurial Index che analizza valore effettivo dell’ecosistema delle startup finanziate con capitale di rischio in tutti i paesi dell’Unione Europea, l’Italia è solo in 19esima posizione, seppur si noti un miglioramento a livello di imprenditorialità. Ma la distanza con sistemi come il Regno Unito o la Germania resta netta. Per questo, capire cosa serve oltreoceano, potrà aiutarti per partire dall’Italia, trovare i giusti investitori e arrivare dove magari non avresti pensato.
Lanciare una start up e arrivare in Silicon Valley
Nella valle l’ecosistema di innovazione è liquido, arrivarci è un grande primo traguardo per porre le basi di ulteriori finanziamenti della tua idea. Se qualcuno è già a fianco a te in una fase che precede l’accelerazione e ha investito nel tuo progetto, ti sarà sicuramente utile se vuoi puntare in alto e raggiungere la Silicon Valley. Questo è vero soprattutto in termini di credibilità agli occhi degli investitori locali. Al momento in cui decidi di fare application alcuni aspetti conteranno per essere annessi al programma, ad esempio il tuo team dovrà essere quanto più possibile completo e la tua tecnologia aver già dimostrato di poter funzionare per produrre ricavi. Certo, poi potrà fare la differenza se hai dei soci che credono in te e quindi degli investitori che sono diventati tuoi co-founder del progetto, supportandoti nella fase di application ed eventualmente finanziando il programma di accelerazione e i costi di permanenza in Silicon Valley.
Ma, oltre al faro del team e della tecnologia, per lanciare la startup è necessario capirne il potenziale e quindi analizzare il mercato in cui vuoi muoverti e i competitor. Avere un pitch efficace con non più di 5 slides ti aiuterà sicuramente a presentarti all’estero, e questo è vero pure nell’ambiente data driven della Silicon Valley.
I dati, infatti, sono la misura trasparente e oggettiva del tuo business e di fatto la sua traction. Per questo, quando applichi ai programmi della Silicon Valley devi essere pronto a fornirli in base alla maturità del tuo progetto e al modello di business. La chiarezza infine è fondamentale: chi sei, cosa vuoi fare con la tua startup e che risultati stai ottenendo sono il primo biglietto da visita nel panorama molto competitivo della regione.